martedì 9 marzo 2010

Qual'è il messaggio del Druidismo?

Risponde Gwenc’hlan le Scouézec.

Qual’è la filosofia del druidismo oggi?

Il principale è la credenza nell’immortalità e nell’eternità dell’anima.
Il secondo riguarda ciò che non si può nominare. La tendenza del Druidismo, da sempre, è il panteismo.

E i cacciatori delle sette di professione e i nuovi “inquisitori” non vi hanno dato fastidio?

Uno solo, credo … si è comportato in modo molto sgradevole verso di me.
Ha cercato di imbonirmi e poi ha fatto il suo numero. Sul momento ho pensato di rispondergli. E poi mi sono detto che non ne valeva la pena. In generale, non c’è del malanimo verso di noi.


Come si è trasmessa la Tradizione Druidica?

Come si sa noi ci riallacciamo, attraverso il Gorsedd del Galles, alla tradizione gallese.
Ma noi ci riallacciamo anche alla tradizione bretone, che per noi è altrettanto, se non più importante che la tradizione gallese, perchè Hersant de La Villemarqué ha raccolto le prime tradizioni presso una persona che era nata verso il 1750 e che si ricollegava ad una tradizione ininterrotta.
Tuto avviene in realtà come se il Druidismo fosse sopravvisuto, ma il nome di Druido fosse stato abolito per ragioni evidenti.
MA siamo già circondati da pratiche totalmente pagane, senza per questo fare collegamenti col Druidismo.
Per esempio il culto delle fontane, è qualche cosa che non è mai stata interrotta, malgrado i numerosi divieti! Abbiamo tutta una serie di fatti analoghi che sto raccogliendo. All’inizio pensavo di non trovare grandi cose, ma ora sono schiacciato sotto il numero di pratiche che risalgono all’Alto Medioevo e che corrispondono alla Tradizione Druidica.

Si parla di tradizioni popolari, ma dov’era la Tradizione sapiente dei Druidi?

Nel popolo. Era nel popolo! Proprio là risiede l’errore di un gran numero di storici che vogliono assolutamente vedere una classe sacerdotale ben distinta, strutturata e coi begli abiti.
Niente di tutto questo.
I Druidi del XIX secolo, erano dei Bardi erranti!
Marc’harit Fulup era una druidessa! Ella conosceva un mucchio di gwerziou, innumerevoli racconti, conosceva delle pratiche esoteriche, sapeva invocare, conosceva i rituali delle fontane.
Marc’harit possedeva le qualità del Vates, del Bardo, e del Druido, senza nemmeno saperlo!
Sono stati gli “emarginati” che hanno preservato la tradizione.
Ma anche alcuni curati hanno perpetuato la tradizine Druidica!


Come evolvono i vostri rapporti col Gorsedd del Galles?

I Gallesi rimangono fedeli a se stessi.
In compenso noi abbiamo avuto una influenza sui nostri fratelli della Cornovaglia, che sono molto attratti dal nostro modoo di vedere le cose.
Il nostro atteggiamento consiste nel rispettare il rituale, nel non modificarlo senza l’accordo con l’Arci-Druido del Galles.
Per il resto noi siamo liberi! I gallesi ci lasciano in una “pace regale”!
A un certo punto si sono inquietati perchè noi avevamo soppresso il nome id Dio nei nostri rituali! Ci hanno chiesto il perchè e l’hanno accettato! DA alllora i nostri rapporti si sono normalizzati!


INGIALLISCE LA SCINTILLA E ARROSSISCONO LE BRACI!
NOI ANDREMO AI NOSTRI ANTICHI DEI.
(Goethe)




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