lunedì 15 febbraio 2010

TORINO MAGICA (PARTE 2°)

Nulla nasce dal caso e nell’antichità, quando si iniziava la costruzione di un villaggio che ampliato sarebbe diventato città, si seguivano sempre alcune regole.Si pensava alla difesa, dotando i villaggi di muri di cinta e di torri di vedetta, e a propiziarsi il favore degli astri benevoli, infatti l’antico tracciato romano di Torino apriva le quattro porte d’accesso sui quattro punti cardinali:ovest la “Porta Decumana” – sbocco di via Garibaldi su via della Consolataest la “Porta Pretoria” – torri di Palazzo Madama in Piazza Castellosud la “Porta Prìncipalis Dextera” – sbocco di Via San Tommaso su via Santa Teresanord la “Porta Prìncipalis Sinistra” – Porte Palatine
Un altro elemento magico è dovuto alla confluenza del fiume Po, che rappresenta il Sole, con la Dora, simbolo della Luna, che da vita ad una sorta di anello intorno alla città.Inoltre Torino è allineata sul 45° parallelo definito “della magia nera” e chissà se Padre Beccaria, professore di fisica all’università torinese e membro della Royal Society di Londra ne era al corrente quanto eseguì i calcoli matematici per delineare la posizione del capoluogo piemontese.

Parlando di magia nera non si può non ricordare il cuore nero di Torino : Piazza Statuto, ove al centro di una piccola aiuola si innalza un obelisco (foto a sinistra) con un astrolabio alla sommità.Identico obelisco lo troviamo ad undici chilometri di distanza nella piazza di Rivoli (foto a destra), al termine di corso Francia, strada che traccia una perfetta linea retta.

Sull'obelisco di Rivoli, nella parte rivolta a Torino si legge la stessa iscrizione dell'obelisco di Piazza Statuto.

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